Ciao a tutti PaleoAmici, oggi ho la voglia di condividere con voi una piccola “fortuna” che ho avuto nel trasferirmi nel mio appartamento ferrarese. Facendo le scale, da buon “protopaleontologo”, ho notato delle strane forme che creavano dei disegni all’interno del blocco di pietra……avvicinandomi per capire cos’era indovinate un po’ cosa ho scoperto??? Le mie scale sono piene di AMMONITI!!! Sono rimasto felicemente sorpreso e l’ho preso quasi come un “segno premunitore”. Ma scopriamo cosa sono.
Come ho accennato non parlerò solo del Quaternario (cioè l’éra geologica dove stiamo vivendo) e queste ammoniti mi danno l’opportunità di parlare di periodi ben più antichi. Questi esemplari fossilizzati sono vissuti all’incirca tra il Giurassico inferiore e il Cretaceo (o Cretacico) superiore, cioè vale a dire tra i 200 e i 65 milioni di anni fa. Erano degli animali marini nectonici, cioè erano in grado di nuotare ed opporsi alla corrente. Queste che vedete qui sono dei “modelli esterni”, cioè riproducono quello che era il guscio dell’animale, anche se in alcune parti è possibile notare quello che c’era immediatamente al di sotto del guscio, in quel caso si parla di “modello interno”, hanno subito una totale “dissoluzione diagenetica”, ovvero sono totalmente mineralizzati quindi non conservano più nessuna parte “originale” ma solo il “disegno”, l’impronta lasciata nella roccia. Le ammoniti sono molto importanti perchè, soprattutto per il Cretacico, vengono usate come “Taxa” cioè come fossili guida in grado di datare uno strato geologico. Trovarle vuol significare anche che quel luogo, un bel po’ di anni fa, era immerso nel mare. Non so la provenienza di questi esemplari, quindi non posso dire quale luogo sia stato in passato zona di mare, ma ogni mattina passare su di loro mi ricorda come quello che oggi vediamo è il risultato di milioni, anzi, miliardi di anni di cambiamenti, e che studiando il passato, si possono fare delle previsioni molto attendibili per il futuro e prepararci al meglio.
STAY PALEO!!!
PaleoJon 